Il primo aprile del 1984, nel West Adams District di Los Angeles, al numero 2101 di South Gramercy Place, Marvin Gaye, grandissima figura della musica soul, stava litigando con suo padre. Accadeva spesso. Accadeva da sempre. Il padre era un uomo autoritario, che in passato aveva servito come pastore della Chiesa Ebrea Pentecostale a Washington. Imponeva un rigido codice morale. Per tutta la vita il giovane Marvin ne ebbe timore. Quella pistola gliela aveva donata lui come regalo di Natale. La mattina del primo aprile ‘84 Marvin senior l’aveva afferrata durante l’ennesima lite con il figlio. Erano le 12.38 quando il padre conficcò due proiettili nel corpo del figlio. Il giorno successivo, il 2 aprile del 1984, avrebbe compiuto 45 anni. Con noi a Jailhouse Rock è stato Zerocalcare, a parlare del suo rapporto con Rebibbia e di altro.
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Nei primi anni ‘60 Ed Sanders, che nel ‘64 fonderà i Fugs insieme a Tuli Kupferberg, stava scrivendo in carcere il suo primo poema. Era stato arrestato durante una dimostrazione pacifista nel Connecticut, quando aveva tentato di raggiungere a nuoto un sottomarino a propulsione nucleare. In carcere, dove trascorse un annetto, scrisse un’opera di trenta pagine utilizzando come supporto della carta igienica e l’interno di alcuni pacchetti di sigarette. Il giorno del rilascio, nascose questo manoscritto dentro una scarpa e lo portò fuori. Spedì il manoscritto a Lawrence Ferlinghetti, l’uomo che pochi anni prima era stato processato e assolto per aver pubblicato il primo poema del grande Allen Ginsberg. E la City Lights Books di San Francisco, la casa editrice di Lawrence Ferlinghetti, pubblicò il suo lavoro nel 1963 con il titolo Poem from jail, poema dal carcere. Lawrence Ferlinghetti ci ha lasciati nei giorni scorsi. Stava per compiere 102 anni. I Fugs sono stati un gruppo cult underground che ha saputo coniugare musica e poesia. A cavallo tra la beat generation e il movimento hippy, un messaggio pacifista vestito dei toni della satira e della provocazione che più volte si sono scontrati con tentativi di censura.
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Il 3 febbraio del 2003, alle prime ore del mattino, la modella e attrice Lara Clarkson sale nella limousine di Phil Spector - musicista un leggendario produttore, una delle figure più influenti della storia della musica contemporanea - e si recano insieme a casa di lui. Nella villa ci sono armi da fuoco. La polizia ne troverà una decina. Una di queste, una Colt 38 in acciaio blu e due pollici di canna, in quella mattina del 3 febbraio del 2003 ha ucciso Lara Clarkson. Phil Spector ha sempre negato di averle sparato. Sosteneva che Lara si fosse uccisa da sola, prendendo la sua pistola e sparandosi un colpo in bocca. Ma i giudici non hanno creduto alla sua versione e nella primavera del 2009 Spector è stato condannato in via definitiva. La sua casa era la prigione californiana di Stockton quando lo scorso 16 gennaio 2021 è morto stroncato dal Covid-19. Aveva 81 anni. Con noi a Jailhouse Rock il cantautore e chitarrista Lorenzo Monguzzi ci ha parlato del suo ultimo album Zyngher e della canzone lì contenuta San Vitur Blues, una cover in dialetto brianzolo della Folson prison blues di Johnny Cash.
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È il 1078 quando il poeta arabo Ibn Hamdis lascia la Sicilia imbarcandosi al porto di Marzamemi per raggiungere l’Andalusia. Come ciascuno che lascia la propria terra, il poeta si strugge nel separarsi dalla sua terra. Così come quegli uomini e quelle donne a bordo della nave Open Arms cui l’Italia nell’agosto del 2019 non voleva aprire i propri porti. The dream of Ibn Hamdis è un disco strardinario del Shuluq Ensemble uscito nel 2019. Con noi a Jailhouse Rock i tre componenti dell’”ensemble dello scirocco’ - il chitarrista Salim Dada, il flautista Calogero Giallanza, il percussionista Andrea Piccioni - ci hanno raccontato questo progetto musicale. Con noi anche Arturo Salerni, avvocato di Open Arms nel processo contro Matteo Salvini.
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Questa puntata di Jailhouse Rock è dedicata alla pena di morte e ai tanti artisti che hanno voluto cantare l’orrore della pena capitale. Sono ancora troppi i paesi del mondo che la prevedono nei propri ordinamenti, troppe le esecuzioni che si compiono ogni anno. Di questo e di altro abbiamo parlato con Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International.
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Il più grande chitarrista di sempre secondo la rivista Rolling Stone, la chitarra elettrica non sarà mai più la stessa dopo di lui. Una carriera breve ma intensissima, stroncata dalla morte a ventisette anni, che lo vede in quel Club 27 insieme a troppi altri artisti vissuti solo fino a questa età. Per evitare il carcere, Jimi Hendrix si arruolò nell’esercito, dal quale fu cacciato alla prima occasione. Abbiamo ascoltato cosa ha raccontato ai microfoni di Jailhouse Rock Moreno Spirogi, storico fondatore del gruppo rock degli Avvoltoi che ha cantato una cover in italiano di Hey Joe.
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Nella primavera del 1977 Bob Marley fu arrestato a Londra per possesso di marijuana. Si trovava nella città inglese dopo che nel dicembre dell’anno precedente qualcuno tentò di ucciderlo sparandogli con armi da fuoco a volto coperto presso la sua abitazione. Due giorni dopo avrebbe dovuto partecipare a un grande concerto che doveva servire a stemperare la tensione della guerra civile che in quegli anni insanguinava l’isola. Salì ugualmente su quel palco. Quando gli fu chiesto perché lo avesse fatto nonostante il rischio che correva, lui rispose: “perché le persone che cercano di far diventare peggiore questo mondo non si concedono un giorno libero… Come potrei farlo io?!”. Con noi a Jailhouse Rock è stato Petross, giovanissimo rapper italo-giamaicano nato a Kingston.
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Prima di entrare in politica era già un famoso rapper. Ha sfidato il presidente Yoweri Museveni alle elezioni del 14 gennaio 2021 in Uganda. Ovviamente ha perso. Museveni ha 76 anni ed è al potere da 34. Questo è il suo sesto mandato. Il 18 novembre del 2020, mentre teneva un comizio elettorale, Bobi Wine è stato arrestato per la seconda volta nello stesso mese. L’accusa era quella di non aver rispettato le norme anti Covid-19. Era stato già arrestato altre volte in passato. Come nell’agosto del 2018, quando era già parlamentare e quando fu brutalmente torturato. Dopo l’arresto dello scorso 18 novembre, la sua gente è insorta. La polizia ha reagito duramente per reprimere le proteste. Sono state 54 le vittime di quegli scontri. “Le libertà civili sono una realtà inesistente in Uganda. Il nostro Paese è una dittatura militare che si presenta come una democrazia”, ha detto Bobi Wine. Con noi a Jailhouse Rock il direttore scientifico dell’Istituto San Gallicano, Aldo Morrone, da sempre in prima linea nella cura delle fasce più deboli della società, attivo da decenni come medico anche in Africa, ha raccontato la realtà del continente africano in questa drammatica pandemia e oltre.
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Il fratello di Jim Kerr, frontman e cantante della band scozzese, all’inizio del 2020 è stato condannato a nove anni di carcere per aver stalkizzato una coppia di fan della band. Grandi, grandissimi fan: lui ha dichiarato di averli visti dal vivo più di 300 volte. Tra le band più rilevanti degli ultimi decenni del secolo scorso, i Simple Minds sono ininterrottamente attivi dal 1979 a oggi, con Jim Kerr e il chitarrista Charlie Burchill a segnare la continuità del gruppo. Il 2021 li vedrà impegnati in un grande tour dal titolo “40 years of hits tour”, che li porterà anche in Italia. Con noi oggi a Jailhouse Rock il cantautore italiano Piero Brega, che ha appena pubblicato l’album Mannaggia a me nel quale racconta le vive e dolenti periferie romane.
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